Strabismo

Il termine strabismo descrive un disturbo a causa del quale gli occhi non risultano allineati quando fissano un oggetto.
Le lenti a contatto e gli occhiali possono correggere lo strabismo, ma è prima di tutto necessario capire da quale tipologia di strabismo si è affetti. Non esistono lenti a contatto per strabismo progettate appositamente per questo scopo ma, possono comunque essere utilizzate per una correzione ottica. L'oftalmologo o l'ottico sono in grado di identificare la forma di strabismo del paziente attraverso un esame approfondito dell'occhio.
Leggete il nostro approfondimento medico sullo strabismo, spiegato dalla dottoressa Maja Mineva,
oculista specializzata.
Lo strabismo, cause e tipologie
Lo strabismo è un disturbo in presenza del quale l'asse visivo di uno degli occhi devia rispetto all'oggetto osservato. In presenza di questa condizione, la visione binoculare può risultare seriamente compromessa.
I movimenti del bulbo oculare sono resi possibili da sei muscoli in grado di compiere movimenti torsionali. Per fare in modo che lo sguardo sia propriamente direzionato, tutti questi muscoli devono lavorare in completa sincronia. A causa di vari fattori (genetica, anomalie refrattive, cambiamenti anatomici nell'orbita, cambiamenti nei muscoli e nei legamenti) può però presentarsi o sopraggiungere, nei muscoli che controllano i movimenti dell'occhio, l'impossibilità di performare armoniosamente questi movimenti.
Lo strabismo può essere:
- Convergente (esotropia) – quando l'occhio devia verso l'interno
- Divergente (exotropia) – quando l'occhio devia verso l'esterno.
La prassi per diagnosticare un presunto strabismo nei bambini include: esaminare la storia clinica dei genitori, esaminare l'acuità visiva del bambino, i movimenti dei bulbi oculari, l'opacità degli occhi, misurare l'angolo della deviazione, effettuare dei test di copertura del prisma e altro ancora. Il trattamento dello strabismo prosegue poi attraverso vari step e durante diversi periodi della vita del paziente.
Attualmente si preferisce trattare questo disturbo con un approccio comprensivo, che includa metodi tradizionali (trattamenti ottici e pleottici) e operativi. Lo scopo della correzione ottica (attraverso occhiali o lenti a contatto) rimane quello di migliorare la nitidezza delle immagini percepite.
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